Spesso scappava in montagna dove poteva assaporare quel senso d’immensità e tra i verdi alberi e le cime innevate, abbracciare con lo sguardo l’intero universo e toccare il cielo con un dito, percependo la vicinanza diretta con Dio, quel Dio che Paola amava nella semplicità delle cose del creato. La montagna e la Roma due delle sue grandi passioni. La Roma che amava tanto e per la quale tifava con passione, perde una tifosa speciale.
La morte se l’è portata via proprio lì in montagna, un fulmine l’ha colpita uccidendola sul colpo.
La sua famiglia sapendo quanto apprezzasse la sobrietà, ha voluto che le esequie rispecchiassero il modo di essere della ragazza.
I due sacerdoti che hanno celebrato la funzione religiosa, hanno indossato i paramenti di Pasqua, simbolo di resurrezione e le campane sono suonate a festa. Tutti gli amici si sono alternati per portare a spalla la bara e l’intero paese si è fermato, ancora incredulo, stringendosi intorno al dolore dei genitori, Franca e Filippo e alla sorella Anna.
“Una ragazza in gamba, generosa, sempre pronta ad aiutare tutti”, la ricordano quelli che la conoscevano, E a Vasanello la conoscevano tutti.